Come
aveva anticipato nella famigerata delibera 570 del 23 dicembre 2012, l’Authority (AEEG) nel maggio 2013 ha
purtroppo inflitto due nuove stangate al nostro SSP (Scambio Sul Posto) e precisamente :
1) Ha approvato la
riduzione degli acconti per lo SSP (diminuzione del coefficiente di calcolo α ... poi vedremo come)
2) Ha messo nero su bianco l’intenzione di
far pagare i costi generali (componente tariffaria A) della rete elettrica agli
Utenti SSP, anche quando non si servono
della rete pubblica per via dell’autoconsumo ISTANTANEO, direttamente dal proprio tettoFV all’elettrodomestico.
Per l’esattezza il 2
e il 16 maggio 2013 AEEG ha diffuso due documenti, il DCO 183 (si trova QUI )
e il DCO 209 (si trova QUI).
L’istruttivo titolo del DCO 183 è questo :
“QUADRO
DEFINITORIO IN MATERIA DI RETI PUBBLICHE, SISTEMI DI DISTRIBUZIONE
CHIUSI E SISTEMI SEMPLICI DI PRODUZIONE E CONSUMO. ORIENTAMENTI FINALI”
Cosa ha
formalizzato l’Authority in questi documenti ?
Ha detto che, per
non discriminare i clienti elettrici tradizionali, noi che abbiamo lo SSP dovremo
pagare gli oneri generali di sistema e di misura (componenti tariffarie A).
Attenzione !!!,
non solo sull’energia eventualmente scambiata, ma anche per quella
autoconsumata (non scambiata), come se durante il
nostro autoconsumo immediato avessimo utilizzato la rete pubblica, anche
se non è vero.
Letteralmente a pag. 2 del DCO183
si legge: “…l’intenzione
dell’Autorità è di orientare la propria regolazione a un principio di non discriminazione, con riguardo
all’erogazione dei servizi di connessione, misura, trasmissione, distribuzione,
dispacciamento e vendita nonché all’applicazione degli oneri generali di sistema
nel caso dei SSPC...”
Una persona normale potrebbe
obbiettare all’AEGG che il cavo, che dal nostro impianto FV entra nella
nostra abitazione, costituisce solo una mini-rete privata, e quindi il DCO183
non è applicabile, dal momento che il provvedimento, come dice il titolo che abbiamo riportato apposta, riguarda le RETI PUBBLICHE...
AEGG giustifica la sua “sana”
intenzione sostenendo che, anche se noi USSP non utilizziamo sempre la rete pubblica, purtuttavia godiamo
della sicurezza di trovare la rete pubblica sempre pronta a darci tutta l’energia che ci serve. La rete
pubblica rappresenta perciò una SICUREZZA, ed è da pagare!!!
E
come?
Secondo AEEG
questa sicurezza va pagata facendo installare (a nostre spese beninteso) un
nuovo contatore che registri tutta l’energia prodotta dal nostro impianto,
facendoci sborsare poi sulla
intera energia così misurata,
gli oneri generali di sistema. Naturalmente questo comporterà in sovrappiù, che
poi noi paghiamo a Enel (o a altro distributore locale), anche il servizio di
connessione, misura, e trasmissione dei dati rilevati dal nuovo contatore
aggiuntivo (chi ha un Conto Energia sa già a cosa mi riferisco, gli altri lo
impareranno andando in Posta a pagare i suddetti oneri).
Contatore aggiuntivo che però i clienti
tradizionali delle imprese di vendita non hanno, e quindi diversamente da noi non
lo pagano.
C’è da domandarsi a questo
punto, chi sarebbe allora il vero
discriminato ?
Inoltre,
se vale il principio che un servizio in rete va comunque pagato per averlo
sempre a disposizione, allora perchè a tutti non dovrebbero fare pagare
l’autostrada anche quando NON la usano? in fin dei conti la rete autostradale
è collegata alle strade ordinarie ed è sempre lì pronta ad essere percorsa secondo l’occorrenza della gente!
Che dire poi delle Ferrovie o semplicemente delle pompe di benzina ?
Invece la tassa sulla disponibilità
di un servizio a nessuno è chiesta, eccetto a noi dello SSP.
AEEG lascia anche intendere che la
rete elettrica è quel che è, e abbisogna sempre di manutenzione e i soldi non
bastano mai....
Ma allora, com’è che il gestore
della rete elettrica pubblica (per es. Terna S.p.A.) continua ad aumentare utili,
da distribuire ai suoi azionisti, anziché adeguare e potenziare la rete ?
Com’è che Terna S.p.A., nel primo
semestre 2013 ha accresciuto straordinariamente sia utili (+18,8%) che ricavi
(+7,3%), malgrado la recessione abbia diminuito notevolmente il trasporto di
energia elettrica? (la fonte è QUI)
Da dove vengono questi enormi
profitti, se non da tariffe fin troppo esose?
Il colpo a cui
sta pensando AEEG contro l’SSP equivarrebbe ad una tassa mascherata e retroattiva
per tutti coloro che virtuosamente hanno investito i propri soldi in impianti
rinnovabili per i propri autoconsumi (dal piccolo impianto familiare al grande
impianto industriale), ma che vedono cancellato con un colpo di spugna l’attesa
e sacrosanta protezione del loro investimento (tratto da: qualenergia.it-clicca QUI).
Olga, una amica della provincia di Viterbo il 20 agosto ha
scritto al Blog : “...se non si fa il primo passo (per reagire, ndr) non
succederà nulla anzi.. finiranno con il rovinarci del tutto!”
Non basta che tasse, oneri di
sistema e servizi di rete e misura, già ci pesino mediamente (cioè senza tener
conto della Quota pro-die individuale) per il 46% in bolletta? [fonte
: www.qualenergia.it]
Evidentemente no, dato che quei bravi ‘studiosi’ dell’AEEG calcolano di trasferire in futuro nelle tasche
del gestore di rete, altri 13 € per ogni mille kwh che noi fotovoltaici produciamo!
Per precisione dice AEEG a pag. 8
del DCO183 :
“A titolo d’esempio, se la quantità di energia elettrica
a cui si applica la parte variabile della componente A3 si riducesse da 264 TWh
a 200 TWh, il suo valore medio unitario aumenterebbe più del 30% rispetto a
quello attuale, cioè passerebbe da 42 €/MWh a circa 55 €/MWh (quindi, pur a parità
di oneri totali da coprire tramite la componente A3, i clienti finali per i
quali non trovano applicazione le agevolazioni tariffarie vedrebbero aumentare
il valore unitario ad essi applicato).”
Ovvero tradotto:
“Noi
autorevoli autoritari dell’AEEG
scaricheremo sull’SSP nuovi costi corrispondenti a nuovi 64 TWh stimati,
facendo finta che questi TWh siano realmente tutti autoprodotti e autoconsumati
con lo SSP. Con questa congettura, se la
sola componente A3 venisse spalmata solo sui clienti ‘normali’ che acquistano i
restanti 200 TWh, per questi clienti tradizionali il costo pro-capite della
componente tariffaria A3 (da dare a Terna S.p.A.) provocherebbe un aggravio di
oltre il 30% della componente A3 in
bolletta, con le eventuali rogne da parte delle associazioni dei consumatori.
Di
conseguenza, noi dell’AEEG riteniamo che, per non fare scattare questi aumenti
sull’utenza tradizionale, la componente A3 deve essere ciecamente scaricata sui
produttori FV muniti di SSP, cioè anche quando la rete pubblica non la usano
per niente. (tanto loro non reclameranno mai)”
Ma è qui che vogliamo inchiodare una prima
volta AEEG, perchè l’ipotesi (e i conteggi che fa) sono platealmente smentiti dal rapporto GSE pubblicato l’8
maggio 2013 (lo potete trovare QUI).
Secondo la pag. 31 di tale rapporto,
AEEG dovrebbe sapere che “Nel 2012 la produzione degli impianti fotovoltaici
in Italia ha raggiunto 18.862 GWh”. Altro che i 64 TWh ‘erroneamente ipotizzati’ nel DCO 183.
Ma non è tutto. Il citato rapporto
precisa a pag. 40 che “...Nel 2012 il GSE ha inoltre ritirato energia dagli
impianti convenzionati in Scambio sul Posto. Per questi i dati non sono al
momento disponibili...”
Cioè, se il GSE non è in grado di
precisare nel 2012... come fa AEEG a ipotizzare credibilmente nel 2013?
Di fronte a questa imprecisabilità
l'Authority avrebbe dovuto allora riferirsi almeno all’ultimo rapporto GSE disponibile, quello del
2011 (QUI), dove viene detto a pag. 105 che l’energia scambiata con lo SSP
è stata solo di 4 TWh (dicasi quattro) e per la precisione il 48,7%
dell’energia solare ritirata, che è stata complessivamente di 8,6 TWh.
È per questo, che con gli amici
dell’ IO CI SONO, il Blog sostiene che se lo SSP deve pagare la rete, noi USSP
la dovremmo pagare esclusivamente per quei 4TWh ufficialmente attribuiti allo
scambio sul posto, che rispetto ai 264 TWh sono solo l’1,5% del totale. In
altri termini DEVONO restituirci il restante
98,5% delle bollette, dal momento che l’uso della rete incide
soltanto per l’1,5%.
Dunque, se nel 2012 dopo ben 5
Conti Energia (incentivazioni), l’intera produzione fotovoltaica nazionale è
stata di 18.8 TWh, com’è possibile che AEEG ipotizzi seriamente che nel 2013
salti di colpo a 64 TWh quando, fra l’altro, le incentivazioni dei Conti
Energia non ci sono neppure più?
E poi secondo gli ultimi dati
disponibili, se i TWh fatti passare dalla rete con lo SSP sono soltanto 4
(quattro), com’è possibile ingigantirli a 64 TWh, cioè sedici volte di più ?
Sono questi gli ‘specialisti’ di
AEEG?
Ma
c’è un secondo e più grave profilo che inchioda gli autoritari AEEG alle loro
manovre, e cioè la già avvenuta diminuzione del 60% degli acconti SSP 2013.
Ricordo
che nel mese di maggio 2013 gli acconti SSP si sono gravemente ridotti, perchè
una manina regolatoria ha modificato il parametro α
(altro parametro messo in pista da AEEG che si baserebbe su certi dati
statistico-storici (v. dettagli nel post QUI).
Fin da subito il blog ritenne poco
credibile un tracollo del 60% e suggerì di chiedere spiegazioni al GSE.
C’è chi l’ha fatto, ottenendo la seguente risposta
RISPOSTA GSE -
C’è chi l’ha fatto, ottenendo la seguente risposta
RISPOSTA GSE -
Ovviamente in mancanza di dati nessuno, e neanche il
Blog nel post del 25/5/13 (QUI), poteva
dedurre quale dei due fattori β o γ fosse variato.
Tuttavia rispondendo alla specifica
domanda, il GSE il 23 luglio 2013 precisò che a far diminuire il prodotto α = β*γ dell’acconto fu
il fattore β ,
e cioè il coefficiente che tiene conto della quota di energia elettrica
annualmente prodotta
e autoconsumata da tutti gli USSP. Anzi, disse di più.
Aggiunse che questa diminuzione era stata approvata
dall’Authority !!!! Quindi AEEG sapeva!
Ma allora, come fa la coerenza di
AAEG a ipotizzare un fantasioso aumento di 16 volte dell’energia riconducibile
all’SSP e contemporaneamente approvare la diminuzione del fattore β che ne misura la consistenza ?
Ho detto contemporaneamente, perchè nello stesso mese di maggio 2013 in cui
AEEG approvava il tracollo degli acconti SSP, AEEG emanava anche il famigerato
DCO183, con l’errore di stima delle 16 volte, con cui vorrebbe scaricare sul groppone degli USSP i costi delle seguenti
componenti tariffarie A:
· componente A3: promozione della
produzione di energia da fonti rinnovabili e assimilate;
· componente A4: finanziamento dei
regimi tariffari speciali;
· componente A5: finanziamento
delle attività di ricerca e sviluppo;
· componente A6: copertura dei
costi già sostenuti dalle imprese e non recuperabili in seguito alla liberalizzazione del mercato
elettrico.
Sì, avete letto bene, anche “i
costi già sostenuti dalle imprese e non recuperabili in seguito alla
liberalizzazione del mercato elettrico” !!!!!
Per quanto riguarda il futuro
dell’SSP, cioè dei nostri risparmi investiti nel FV, mi pare che si debba
concordare assolutamente con l’amica Olga : “...se non si fa il primo passo
(per reagire, ndr) non succederà nulla anzi.. finiranno con il rovinarci del tutto!”
Coraggio, uniamoci e muoviamoci, non c'è altro tempo da perdere.
un bello sciopero del fotovoltaico programmato nell'ora di punta dei consumi?????
RispondiEliminaD'accordo 100%
EliminaQuando volete fare lo sciopero io ci sono!!!
EliminaIo anche sono per lo sciopero e passo parola agli amici. fatemi sapere, sono soldi bene spesi. Magari poi ne parlano anche i TG
Eliminase lasciate i vostri commenti come anonimi e senza email, non posso contattarvi e tenervi informati. scrivetemi per il vostro IO CI SONO: alessandraperfotovoltaico@hotmail.it
EliminaAnch'io... pienamente d'accordo..
EliminaCiao Alessandra,
RispondiEliminavorrei farti osservare anche questo:
Se come dici e documenti il GSE non aveva i dati SSP 2012, come ha fatto a calcolare gli acconti 2013 che si baserebbero proprio sui dati pregressi ?
E poi, con un bag come questo esplicitamente ammesso dal GSE, come ha fatto AEEG ad approvare la strage degli acconti ? Boh !
Ed eventualmente a causa di questo bag, perchè i conti non li ha fatti eventualmente a no-stro vantaggio dato che noi paghiamo sempre puntuali mentre il ritardo è del GSE o delle ditte che devono trasmettere i dati ?
Cos’è, adesso si fanno pagare le multe per i trasgressori anche a chi è in regola ?
Penso però che non si sia trattato ‘manina regolatoria’ come educatamente tu dici, ma di una ben più preoccupante manina RAPINATORIA , che ha messo nel frigo il 60% dei no-stri acconti e chissà cosa inventerà per i saldi...
Preoccupato come sono. ovviamente sono dello stesso parere di Olga.
Ciao e saluti a tutti anche a tutti i followers rapinati come me. Vincenzo
Ciao Alessandra,
RispondiEliminaho sentito che il Governo per abolire l'IMU ha usato i fondi riservati alle rinnovabili.
Non è che per caso a fine giugno hanno dirottato altrove i nostri acconti SSP ? Sai, dei politici non ci si può mai fidare, basta vedere cosa hanno fatto con il finanziamento pubblico ai partiti abolito da un referendum !
Come dici tu, il taglio ai nostri danni del 60% è un po' troppo grosso per dare la colpa a fantomatici parametri o dati storici...
Questa potrebbere essere la vera spiegazione, anche se non ce lo diranno mai.
Ormai noi popolo siamo solo una mandria da tosare.
per lo sciopero ci sto. Fammelo sapere attraverso il blog o qualche altro sistema più riservato.
Ciao, Denis
Caro Denis,
Eliminaavevo già sentito questa notizia, se fosse vera, non possono certo dire che siamo dei privilegiati. l'unione è la nostra forza! continua a seguire il blog, se vuoi essere aggiornato direttamente mandami la tua email.
ho letto attentmente il vostro blog.....sto valutanto lo SSP ma in sintesi al di la di condividere la causa ambientalista che ovviamente spinge inizialmente tutti, vi è anche una reale convenienza ad installare pannelli FV? grazie
RispondiEliminacaro Mario,
Eliminail FV è una cosa buona in tutti i sensi finchè si autoconsuma.
Lo SSP è invece lo scempio che i ns/ governanti hanno fatto per tenerci sempre clienti delle imprese di vendita.
Finora hanno sempre peggiorato le regole, tanto che le bollette bisogna pagarle al 50% circa.
La soluzione potrebbe essere un MINIsistema di accumulo, per rendere il FV conveniente con questo SSP.
Un caro saluto