Ormai è inutile
dirlo, tutti lo sappiamo: pur essendo fotovoltaici autosufficienti, dobbiamo
pagare la bolletta, non abbiamo la possibilità di consumare l’energia prodotta
in più, per esempio per fare funzionare l’impianto di riscaldamento – le pompe
di calore d’inverno. Ma non disperiamo, l’Autorità per l'Energia Elettrica e il
Gas ha pensato anche a questo!
Essa ha riconosciuto:
1) che "la
diffusione di pompe di calore, con funzione di riscaldamento degli ambienti,
consente al contempo il conseguimento di obiettivi di risparmio di energia
primaria, di incremento nell'utilizzo di energia rinnovabile e
di contenimento delle emissioni climalteranti, caratterizzandosi quindi come
tecnologia atta a fornire un contributo al raggiungimento del cosiddetto
obiettivo 20-20-20 definito a livello di Unione Europea".
2) che "l'impiego di pompe di calore si
mostra competitivo anche economicamente rispetto alla soluzione tradizionale
basata sull'impiego di caldaie alimentate a gas, anche ad alto rendimento, in
corrispondenza di elevati valori di fabbisogno termico abitativo ovvero di
elevati consumi di energia primaria".
(QUI http://www.autorita.energia.it/allegati/docs/10/056-10arg.pdf alle pagg. 3-4)
Ecco allora la Grande Opportunità: il 2° contatore dedicato esclusivamente ad attivare le pompe di calore, e il cui consumo viene addebitato a prezzi costanti, in maniera da non ricadere nella trappola della quota pro-die, che scatta ogni qual volta si supera il consumo di 150 kwh/mese.
Ma come funziona?
Come possiamo attivare il secondo contatore?
Voi lo sapete?
Ve lo dico nel prossimo post.
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